Daniele Gianotti
Buon 2012
Condivido con i meno di 25 lettori di questo blog una poesia, del resto molto nota, di Dietrich Bonhoeffer, scritta in carcere in occasione del capodanno del 1945, quindi pochi mesi prima della sua morte. Con l’augurio a tutti di un nuovo anno in benedizione.
Circondato fedelmente e tacitamente da benigne potenze, meravigliosamente protetto e consolato, voglio questo giorno vivere con voi, e con voi entrare nel nuovo anno.
Del vecchio, il nostro cuore ancora vuole lamentarsi, ancora ci opprime il grave peso di brutti giorni, oh, Signore, done alle nostre anime impaurite la salvezza alla quale ci hai preparato.
E tu ci porgi il duro calice, l’amaro calice della sofferenza, ripieno fino all’orlo, e così lo prendiamo, senza tremare, dalla tua buona, amata mano.
E tuttavia ancora ci vuoi donare gioia, per questo mondo e per lo splendore del tuo sole, e noi vogliamo allora ricordare ciò che è passato e così appartiene a te la nostra intera vita.
Fa’ ardere oggi le calde e silenziose candele, che hai portato nella nostra oscurità; riconducici, se è possibile, ancora insieme. Noi lo sappiamo, la tua luce arde nella notte.
Quando il silenzio profondo scende intorno a noi, facci udire quel suono pieno del mondo, che invisibile s’estende intorno a noi, l’alto canto di lode di tutti i tuoi figli.
Da potenze benigne meravigliosamente soccorsi, attendiamo consolati ogni futuro evento. Dio è con noi alla sera e al mattino, e senza fallo, in ogni nuovo giorno.